In questi giorni sto pensando al periodo in cui facevo le scuole superiori. Un bel periodo, credo che allora ero abbastanza sereno: le uniche preoccupazioni erano fare i compiti e prendere dei bei voti, e visto che io ero quello che andava meglio di tutta la scuola, c’era poco da preoccuparsi. Anche alzarsi la mattina non era poi così male, soprattutto dalla terza in poi, visto che avevo conosciuto Veronica e ci vedevamo ogni mattina un po’ prima di entrare a scuola. Anche dell’esame di maturità ho un bel ricordo, con tanto di 100 centesimi finale. Non posso dire altrettanto del mondo del lavoro, dove raramente mi sono trovato bene, dove c’è sempre qualcuno pronto a fregarti o ad approfittarsene, ma per mia fortuna (o forse no) ho sempre lavorato poco. Così i momenti di serenità si riducono ai periodi passati sul palco o sul set, e questi giorni in cui il set era all’interno di una scuola sono stati davvero belli. All’improvviso mi sono ritrovato di nuovo uno studente, questa volta un po’ ripetente, però è stato piacevole sentire l’odore della scuola, sedermi ad un banco ed essere circondato da veri studenti, studenti che non mi hanno fatto sentire per niente la differenza di età tra me e loro, e quindi la domanda che mi faccio è: “ma allora ero giù maturo alla loro età, o sono rimasto bischero adesso?” La risposta non la so, posso dirvi che io non mi sento poi così diverso rispetto a quando avevo 15 anni, perché l’importante, è sentirsi giovani dentro…
Gen 08 2012
Il periodo delle scuole superiori
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