Ieri ho avuto un incontro con una ragazza russa. Verso le ore 19:00 ho preso la bicicletta e sono andato alla stazione di Querceta, li avevo un appuntamento con un signore, a cui dovevo dare della cartucce della stampante (la mia qualche settimana fa si è rotta, e avendo un po’ di cartucce nuove ho cercato di venderle). Subito dopo lo scambio, che tra l’altro li alla stazione, con lui che mi dà dei soldi ed io una busta “misteriosa” più che una vendita di cartucce sembrava uno spaccio di droga. Ma andiamo oltre.. anche perchè sappiamo che di droga non ce n’era. Il signore mi saluta e subito dopo mi si avvicina una ragazza russa che in inglese mi chiede se posso aiutarla a fare il biglietto del treno. Io accetto e mentre siamo li davanti alla macchinetta a fare il biglietto penso a tutte quelle storie di russi che regalano mazzi infiniti di soldi a chi si trovano davanti. Una volta sul giornale ho letto di un signore a Forte dei Marmi che tra poco fa un incidente con un russo, lui ero in motorino, mentre il russo è sceso dal proprio suv, si è assicurato che il signore stesse bene e senza dire niente gli ha dato 3 mila euro in contanti per scusarsi dell’accaduto, per poi ripartire a tutta velocità. Poi c’è la storia della bambina in bicicletta a cui è fuoriuscita la catena e la cospicua mancia data al ragazzo che gliel’ha messa a posto. Insomma.. io facevo il biglietto e pensavo a dove mettere tutti quei soldi che mi avrebbe dato per averla aiutata. Biglietto fatto, gentilmente le indico anche orario e binario del treno. Lei ringrazia e… e va ad aspettare il treno. Ed io niente.. niente mazzi infiniti di soldi. Bo? Forse non era proprio russa russa… forse era una russa di periferia. E va bè.. anche per questa volta niente ostriche e champagne (che tra l’altro non mi piacciono neanche), ci s’accontenterà di una scatoletta di tonno e un pomodoro.
Lug 25 2014
La ragazza russa
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