Vi è mai capitato di rimanere a piedi perchè avete finito la benzina? E per di più in un punto imprecisato dell’autostrada? A me si! La settimana scorsa. In pratica lo scorso mercoledì è stato presentato a Roma il film d’azione/drammatico “Una ragione per combattere” di Alessandro Baccini, così io insieme al regista, l’attrice protagonista e il direttore della fotografia siamo andati via insieme, con la macchina di Alessandro. All’andata ha guidato lui, mentre il ritorno l’ho fatto io. Appena entrati sull’autostrada del ritorno, all’altezza di Roma Nord ci fermiamo a fare benzina, mentre purtroppo non troviamo un distributore che abbia il metano (la sua macchina ha doppia alimentazione). Tutti hanno il gpl ma non il metano. Va bè.. Proseguiamo il viaggio, tra battute, commenti della giornata e via dicendo, mentre Alessandro si addormenta e mi viene l’idea di fargli uno scherzo. Lo scherzo invece ce lo fa la macchina. Poco dopo passato Arezzo la macchina inizia a perdere potenza, in pratica rallenta fino a fermarsi, mentre io accosto nella corsia di emergenza. Li per li Alessandro pensa allo scherzo che volevo fargli, visto che aveva sentito, ma la realtà è ben diversa: abbiamo finito la benzina! Alessandro mi fa:”Ma non l’avevi visto che eravamo in riserva?”. In realtà la spia della riserva non si è mai spenta, già da prima che mettessimo benzina al distributore. “Ma quanto hai messo di benzina?”. E Alessandro: “15 euro!”. E qui scoppia la risata.. 15 euro di benzina per andare da Roma a Lucca, ma neanche nell’83 ci si faceva.. Va bè.. Dopo essere stati fermi per un po’, cercati di capire in che punto esatto eravamo e se la macchina riusciva a ripartire chiamiamo il soccorso stradale, che per fortuna è gratis visto che la macchina è in garanzia. Dopo circa un’ora arriva il soccorso stradale: il nostro ignoto “salvatore” scende dal camioncino, neanche ci saluta, chiede informazione o qualsiasi altra cosa (noi pensavamo che ci avrebbe preso in giro per tutto il tempo), aggancia la nostra auto, ci chiede se è a benzina o gasolio e parte verso il primo distributore. Arrivati mettiamo questa volta 40 euro di benzina, mettiamo in moto la macchina, l’omino la scende dal camioncino, monta sul suo mezzo e ci saluta con la mano, per poi sparire in un lampo. Noi, perplessi e divertiti dall’accaduto proseguiamo il viaggio, ci fermiamo a fare pure il pieno di metano e arriviamo a Lucca, dove ognuno prende la sua auto per tornare a casa. E qui vi confesso che la stanchezza ha iniziato a farmi brutti giochi.. Ad un certo punto in mezzo ad una rotonda ho visto un cartello che mi sembrava un cespuglio a forma di gallina che stava bezzicando il prato.. Lì ho capito che era veramente tardi, infatti sono rientrato a casa alle 7 del mattino, stanco, ma con una giornata alle spalle che probabilmente nessuno di noi dimenticherà.
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