E’ notte e sono ancora sveglio

E’ notte fonda e sono ancora sveglio, come da ormai troppo tempo. Così la mattina diventa per me notte, il pomeriggio mattina e via dicendo. Stasera non ho fatto altro che guardare dei film, nient’altro, è da tanto tempo che in realtà non faccio niente, un niente spinto dal vuoto che circonda le mie giornate, dove sembra che nulla vada per il verso giusto, o meglio, come vorrei, e questo senso di smarrimento, di vuoto arriva anche nei miei sogni, segno che non riesco a smettere di pensare alla situazione in cui sono, e più penso, più credo di non aver niente da raccontare di questi ultimi anni vissuti, se non il tentare di fare cose apparentemente lontane e irraggiungibili, senza mai concedermi dei momenti di assoluto divertimento lontano dai pensieri che affollano la mia mente. Mentre adesso penso che dovrei mettermi a lavorare seriamente, perché gli anni passano ed è molto il tempo che sto sprecando. Mettermi a lavorare seriamente, ma il problema è quale lavoro, quale lavoro può essere il giusto compromesso tra la realtà e i desideri di una vita. L’importante è vivere, sono d’accordo, ma solo stando bene con se stessi e gli altri si può essere orgogliosi della propria vita. Ogni attimo andrebbe vissuto, senza mai sprecare tempo, perché questo passa, e niente può fermarlo o farlo tornare indietro. E mentre scrivo queste righe penso a questi ultimi anni come pagine di un libro mai scritto. E’ inutile una bella copertina se non si ha una storia.

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