Il primo della classe

Oggi mentre tornavo a casa da scuola, dove da metà Novembre faccio l’assistente tecnico, pensavo a quando io ero uno studente, sempre presso un istituto professionale. Io ero un ottimo studente, il primo della classe. Forse sarà presuntuoso dirlo, ma addirittura il primo della scuola. Insomma.. il classico secchioncello, mi mancavano solo gli occhiali. Ero bravo, preparato, andavo bene in qualsiasi materia, il primo a farsi interrogare e forse anche ad arrivare a scuola, visto che uscivo presto per poter stare un po’ con la mia ragazza prima di entrare. E se questo può far pensare che ero lo sfigato secchione tanto odiato dai compagni di classe vi sbagliate. Tutti avevano rispetto di me, anche perchè se volevano copiare dovevano trattarmi bene. Chi non lo faceva si beccava dei suggerimenti sbagliatissimi! Eh.. qualche due l’ho fatto prendere! E anche il rapporto con i professori era ottimo, alcuni li andavo pure a trovare la sera a casa e grazie al mio ottimo comportamento potevo concedermi dei privilegi: evitare i compiti di recupero, poter stare a casa qualche giorno e studiare poco a casa visto che in classe stavo molto attendo. In quegli anni ero l’invidia delle mamme dei miei compagni, che ai ricevimenti con i professori stavano ore e ore a parlare dei brutti voti dei propri figli mentre vedevano mia mamma felice e soddisfatta parlare con tutti in due minuti e le dicevano: “Beata te che il tuo va bene”, e in quegli anni l’ho pensato spesso che sarebbe stato piacevole lavorare nella scuola e oggi che davvero ci lavoro ne sono felice. Il lavoro è ottimo, così come i miei colleghi. E’ divertente e stimolante. Ogni tanto a scuola accadono pure cose divertenti che mi appunto, che non si sa mai diventino un giorno scene di un film.