Periodo poco fortunato

Ma per caso c’è qualcuno che mi vuole male?? No, perché il periodo non è certo dei migliori, ed ogni giorno che passa sembra andare sempre peggio. Chi mi conosce bene sa che ho dei problemi seri con il lavoro ed il mio morale è abbastanza basso, però diciamo che anche gli oggetti che mi circondano si stanno lentamente suicidando uno dopo l’altro. Prima ho iniziato ad avere problemi con la videocamera, o meglio, con il monitor della videocamera, che è passato da colori spenti ad uno schermo completamente rosso. Poi qualche giorno fa ha iniziato a farmi delle righe lo schermo del cellulare, che ogni tanto si spenge anche da solo e che da oggi non mi fa più telefonare. Anche se credo sia proprio la Sim, visto che mettendola in un altro telefono non funziona ugualmente. Ma tutto sembrava semplice, visto che ho un altro telefono con un altro numero. Peccato che sia scaduta la scheda e posso solo ricevere le chiamate. Ma… A questo punto se mi incontrate e vedete che mi sto toccando le palle, sappiate che non è per maleducazione, è che il periodo non è certo dei più fortunati.

P.S. Naturalmente è probabile che resterò senza videocamera e telefono a lungo visto la crisi economica che il mio portafoglio sta attraversando.

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Pranzo e set

Ieri sono stato assente tutto il giorno. Ho pranzato con Niccolò, suo padre e degli amici, in un bellissimo posto all’aperto, visto la bella giornata (e ringrazio pubblicamente l’effetto serra che ci sta dando ancora dei pomeriggi ricchi di sole). Naturalmente il ringraziamento vero e proprio va a Niccolò e famiglia per l’invito e quant’altro. Dopo mangiato sono andato a Pistoia a girare il nuovo cortometraggio di Raffaele Totaro dal titolo “Radio Audience”. La scena si è svolta in un bar, ascoltando la radio mentre sorseggiavo un po’ di birra insieme a Massimo di Stefano, altro interprete del corto. Poi con calma sono tornato a casa, passando la sera davanti al pc. Oggi invece bo… non so ancora cosa fare. Se faccio qualcosa di interessante poi ve lo racconterò. Ciao e buona domenica a tutti!

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Il racconto mai finito

Mi è sempre piaciuto scrivere, così qualche hanno fa iniziai a scrivere una storia, una storia su cui ho lavorato per diverso tempo, che però non ho mai finito di raccontare. Questo è un pezzo, se vi va di leggerlo e di lasciare un commento a me fa piacere.

Agosto stava per finire e quella mattina tornavo al lavoro dopo due settimane di ben meritate ferie. Io lavoro nell’azienda di famiglia, in un settore un po’ particolare. Diciamo che il mio lavoro è quello di assicurare alle persone un buon riposo. No, non vendo materassi, bensì bare, casse da morto per intenderci. Lo so, non è il lavoro che tutti sognano, ma pur qualcuno lo dovrà fare, no? All’inizio anche a me non piaceva molto, poi col tempo uno si abitua. Addirittura non ho neanche la macchina, uso direttamente il carro funebre, è un po’ tetro, ma è comodissimo, soprattutto per fare la spesa. La nostra è un’azienda che va avanti da tre generazioni, anche se mio padre aveva deciso di vendere tutto, visto che ne io, ne Laura, mia sorella, non ne volevamo sapere di lavorare in questo settore. Infatti da principio mi ero messo a fare l’idraulico, ed è proprio grazie a questo lavoro che ho conosciuto Sonia, la mia ragazza. Sono ormai sette anni che io e Sonia stiamo insieme, e tra un mese ci sposiamo. Ricordo ancora perfettamente il giorno che l’ho conosciuta. Stavo per rientrare a casa dal lavoro quando il mio principale mi chiamò per dirmi se potevo passare dal “Tanga Rosa”, un noto Night Club della mia zona. Così andai a vedere cosa era successo. Entrai nel locale e una cameriera mi venne incontro: era Sonia. Fu amore a prima vista, lei era bellissima, alta, con i capelli neri, ricci, che facevano da contorno al suo bel viso, con quegli occhioni verdi dove lo sguardo si perdeva. “Venga”, mi disse con la sua dolcissima voce: “l’accompagno nel bagno, si deve essere rotto un tubo”. Così la seguii fino al bagno. Che culo che aveva, e come lo muoveva bene. “Ecco qua”, mi disse indicandomi la perdita: “crede di poter fare qualcosa?”. “Eh.., lo so io che farei”, sussurrai. “Come?”, chiese Sonia. “Vede signorina”, le dissi incrociando il mio sguardo con il suo: “il tubo è rotto, andrebbe sostituito”. Lei allora si avvicinò, io mi avvicinai a lei e… In poche parole, invece di sostituire il tubo, finii con l’“intubare” Sonia. Fu bellissimo, ma presto venne tutto rovinato. Infatti, dopo un po’ di tempo, al padrone del locale, non vedendo uscire dal bagno ne la sua cameriera ne l’idraulico, venne in mente di venire a dare un occhiata. Quando ci vide divento rosso, su tutte le furie e iniziò a gridare: “Fuori dal mio locale! Prendete le vostre cose e andatevene. Tu!”, rivolto a Sonia: “sei licenziata! Non farti più rivedere!”. Lei quindi prese la sua roba e se ne andò di corsa piangendo. Io fui trattenuto, ma la cosa si risolse con una telefonata al mio principale, il quale, a conoscenza dei fatti, mi licenziò immediatamente. Eh si, quel giorno entrambi avevamo perso il lavoro, ma avevamo trovato ben altro, l’amore reciproco.

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Tra switch-off, riprese e corsi…

È arrivato il giorno dello switch-off in Versilia. Oggi tutti a disintonizzare il decoder per poter continuare a vedere la televisione. E mentre siete tutti li con il telecomando in mano, io vado a Viareggio, per finire di registrare le ultime scene del cortometraggio “Very Blue”, prodotto da “Iccrein Production” e “Waterstreet”. Saranno due le scene da girare oggi, tutte rigorosamente ambientate negli anni settanta. Poi stasera a Forte dei Marmi per la prima lezione del corso “Videoclip Stage” tenuto da Matteo Raffaelli, Fabio Genovesi e Michele Pellegrini. Insomma, mi aspetta una bella giornata ricca di impegni. Ci sentiamo presto!

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A Roma per la BBC

Ieri sono stato a Roma per registrare una puntata di un programma prodotto dalla BBC. È la seconda volta che vado sulla BBC, e tutte e due le volte per merito di Fiorenzo Bresciani, che ringrazio. Siamo partiti in 5 dalla stazione di Viareggio, destinazione Roma Termini. Arrivati abbiamo preso un Taxi e siamo andati a mangiare al ristorante. Mica si può lavorare a stomaco vuoto? E sicuramente Michele, che era con noi, lo stomaco vuoto alla fine del pranzo non ce lo aveva di sicuro: si è mangiato in pratica due primi, due secondi e due dolci, e intendiamoci, non è grasso, normale. Ma che Michele è uno che mangia si sapeva. Dopo mangiato è arrivata la troupe, ci ha spiegato per bene cosa dovevamo fare e abbiamo iniziato il lavoro. La BBC era interessata di farci alcune domande in merito all’Asuc, l’Associazione Italiana Uomini Casalinghi, di cui Fiorenzo Bresciani è presidente, per il programma “Two Greedy Italians”, condotto da Antonio Carluccio e Gennaro Contaldo. I due presentatori ci hanno quindi intervistato, chiedendo come è nata l’associazione, per quale motivo ne facciamo parte e via dicendo. Tra l’altro se anche voi volete approfondire l’argomento, potete andare sul sito dell’associazione (www.uominicasalinghi.it). È stata una bella intervista, simpatica e divertente. Credo che la troupe sia rimasta soddisfatta del lavoro, almeno questa è stata la mia impressione. Personalmente mi sono molto divertito e adesso c’è solo da aspettare la prossima primavera per poter vedere trasmessa la puntata registrata ieri.

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