Sognando Benigni

Questa notte ho fatto un sogno fantastico: ero in macchina, ma non era la mia. Era quella di Roberto Benigni, che mi portava non so dove, ma non importa, perché la gioia di poter essere al suo fianco era talmente immensa che il resto non era importante. Benigni per me è come Batman per i cittadini di Gotham City, e un giorno vorrei tanto avere il suo successo, ma non per i soldi (che comunque mi farebbero comodo), ma per la gioia, l’allegria e la felicità che emana e che mi riempie ogni volta che vedo una sua intervista, un suo film o un suo spettacolo. È questo che vorrei anch’io riuscire a fare, regalare alle persone dei momenti di felicità, perché puoi avere tutto, ma il tutto è niente se non sei felice.

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L’assicurazione e l’orologio

Che mattinata! Stamani mi sono alzato presto per fare una cosa che avrei evitato volentieri: pagare l’assicurazione. Così oggi mi sento davvero povero e soprattutto non capisco di che carta è fatto quel tagliandino da esporre sulla macchina per costare così tanto. E comunque, anche se ho dichiarato lo stato di povertà, sicuramente c’è chi sta peggio, ad esempio chi non si può comprare una macchina, anche se comunque il non avere una macchina comporta risparmiare i soldi dell’assicurazione. Stamani ho fatto anche un’altra cosa, ho cambiato la pila dell’orologio, la seconda in undici anni. Che dire, un orologio spettacolare, a risparmio energetico!

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Altro giorno, altro casting

Come forse qualcuno di voi si è accorto, oggi non ho scritto niente sul blog, a parte adesso. Tutto perché stamani mi sono alzato presto e ho preso il treno per Firenze, dove mi aspettavano per un provino. Eh… non so come è andato, però mi sono divertito, perché mi hanno fatto fare dei giochini molto simpatici. Se mi prenderanno oppure no, non si sa, comunque colgo l’occasione per ringraziare Fiorenzo, che mi ha segnalato per poter partecipare al casting, e non è la prima volta, visto che grazie a lui ho partecipato a “Ciao Darwin” e a “Mattino 5”.

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Latte senza lattosio e caffè senza caffeina

Oggi vorrei parlarvi di tutti quei prodotti commestibili a cui tolgono le sostanze che li contraddistinguono. Insomma, per intenderci, il latte senza lattosio. Come si fa a bere il latte senza lattosio? Non è più latte. Va bè, così chi non digerisce il latte può berlo. Ma allora tanto vale bere un po’ d’acqua al sapore di latte. E così vale per il caffè senza caffeina o il thè senza teina, che al suo posto mettono il fruttosio. Che senso ha? Non vuoi bere la teina, non bere il thè, perché se si chiama così è proprio perché c’è la teina. Per non parlate di tutti quei prodotti fatti con la soia: il gelato di soia, il riso di soia, il latte di soia, a questo punto fateci anche il silicone di soia così chi si rifà le tette può dire di averle naturali. Come avete capito sono un po’ contro tutte queste cose, perché non mi sembra normale mangiare o bere qualcosa che non contiene le proprie sostanze che lo contraddistinguono, perché alla fine, mangiare o bene una di queste cose, è come se trombassimo senza fica. E non credo che vi farebbe piacere. Voi fate come vi pare, io mangio, bevo e trombo solo cose originali.

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Non so che cavolo scrivere

Sono ore che sono davanti al Pc a pensare a cosa scrivere sul blog. Dovrei scrivere qualcosa di divertente, magari qualche cosa assurda che mi è capitata, insomma, qualcosa che attiri l’attenzione dei lettori, qualcosa che faccia venire voglia di tornare domani su queste pagine per la curiosità di leggere un nuovo divertente articolo. Bè.. mi dispiace, oggi non troverete niente del genere, perché detto tra noi, non so cosa cazzo scrivere. Niente di interessante da raccontare, almeno per ora.

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