La “patata” di Laura Pausini

Oggi la mia attenzione non poteva che ricadere sulla “patata” di Laura Pausini. Credo che la fine del mondo sia ormai vicina.. Voglio dire, piove come da inizio diluvio universale, Berlusconi è stato assolto ma la cosa più grave è che dalla Pausini non m’aspettavo di vedere la “patata”. Che poi non so voi se avete visto il video. Se non l’avete ancora fatto andate su youtube e guardatelo. Io l’ho visto. Prima cosa, non è che uno va a lavorare, perchè ok, lei canta, ma di lavoro sempre si tratta, senza mutandine, poi scusa, visto che sai di essere senza, stai attenta. Secondo me l’ha fatto apposta, perchè dopo anni e anni di solitudine voleva trovare un modo per far tornare Marco, e se non torna adesso che l’ha fatta vedere a tutto il mondo, Marco non torna più. Poi osservate attentamente il video. Il vestito (che sembra più un cappotto da maniaco sessuale) le si apre leggermente, per un attimo c’è quel vedo/non vedo che non fa intravedere niente, poi lei va giù con la mano e che fa.. apre di più! Non è che copre subito immediatamente, spalanca per un attimo il vestito per poi richiuderlo, uscendone fuori con la frase “Chi ha visto ha visto. Io ce l’ho come tutte”, cosa che se se ne stava zitta probabilmente ad accorgersene sarebbero stati in molti meno assai. A questo punto è chiaro, secondo me Laura Pausini a mostrare la “patata” l’ha fatto a posta, per rialzare la curiosità verso di lei, ma secondo me, per attirare ancor più attenzione (e la notizia avrebbe davvero fatto il giro del mondo), sarebbe stato ganzo se aprendo il vestito, al posto della “patata” ci fosse stato uno “zucchino”…

Permalink link a questo articolo: https://www.stefanomartinelli.net/site/la-patata-di-laura-pausini/

A Camaiore con Paci e Ceccherini

Ieri sera a Camaiore in Piazza XXIX Maggio per il “Festival Gaber” c’era lo spettacolo di Alessandro Paci e Massimo Ceccherini. I due comici toscani sono stati chiamati perchè nel 1989 vinsero un concorso di cabaret dove in giuria c’era appunto Giorgio Gaber. La piazza era strapiena di gente ( i giornali riportano “mai vista così tanta gente a Camaiore”), non esagero ma credo che c’erano almeno 4 mila persone e Paci e Ceccherini erano in gran forma. Lo spettacolo è iniziato addirittura mezz’ora prima visto l’entusiasmo del pubblico che aspettava i due artisti come si aspettano le rockstar. Vi basti immaginare che a fine spettacolo non riuscivano ad uscire dai camerini dalle persone che erano fuori ad aspettarli. Io, grazie ad Alessandro Paci, con il quale ho avuto la fortuna di lavorare spesso, creandosi così un’amicizia, mi sono goduto lo spettacolo dal dietro le quinte, per poi salire sul palco e poter fare un mio pezzo comico insieme a loro davanti a tutta quella bellissima folla di gente. Cavolo… proprio una bella serata, loro sono stati fortissimi e io molto apprezzato, sia dal pubblico che dall’organizzazione. E’ stato davvero bello potermi esibire sul palco del “Festival Gaber” e ringrazio Paci e Ceccherini per la loro disponibilità. Grazie davvero, felice di essere stato con loro! E per chi non c’era, eccovi una foto della serata!

gaber-2014-foto-300x214 A Camaiore con Paci e Ceccherini

Permalink link a questo articolo: https://www.stefanomartinelli.net/site/a-camaiore-con-paci-e-ceccherini/

Io e le multe..

Non ho un buon rapporto con le multe.. Voglio dire.. chi ce l’ha? E’ che il mio è un rapporto abbastanza strano, nel senso che sono bravo a prendere multe a cavolo, per dei motivi assurdi. Si lo so, se le ho prese è perchè ho infranto il codice della strada, ma per motivi non gravi. Eccovi l’elenco delle multe prese in questi anni. Non vi preoccupate, ho detto elenco, ma per mia fortuna sono soltanto 3. Prima multa: vado ad Arezzo per la prima volta, guido consultando una cartina stampata su Google Maps e distrattamente (per colpa della mappa) entro in una zona ZTL. Seconda multa (quella che mi ha fatto girare di più i coglioni, e scusate so ho detto la parola girare). Sono le 2 di notte circa, sto tornando a casa da uno spettacolo, la strada è deserta, io cammino alla mia normale velocità quando ad un certo punto vedo una luce: no, non era la madonna, era l’autovelox. Morale della favola, 170 euro di multa più 3 punti dalla patente perchè andavo a 63 chilometri orari in una strada (in discesa) dove il limite è di 50 chilometri orari. Terza (e ultima spero) multa. Due giorni fa. La strada è libera, ho solamente davanti a me un ape 50 che potete immaginare a che velocità possa viaggiare. La strada, ripeto, è libera e quindi decido di sorpassare nonostante la striscia continua sulla strada. Dopo trecento metri mi ferma la polizia municipale che dopo una lezione di scuola guida mi fa 30 euro di multa. E quindi ora esco e la vado a pagare.. che dopo 5 giorni la cifra sale fino a 40 euro circa.. Buona giornata e cercate almeno voi di non prendere multe..

Permalink link a questo articolo: https://www.stefanomartinelli.net/site/io-e-le-multe/

7 anni di www.stefanomartinelli.net

Era il 26 Luglio 2007 quando veniva caricato e messo online per la prima volta il mio sito www.stefanomartinelli.net. La prima versione, caricata tra l’altro con una connessione 56k, era uno pagina bianca piena di tante sfere colorate su cui cliccare e trovare le prime notizie su di me, sui miei primi spettacoli. In questi 7 anni sono state caricate 5 versioni diverse, sempre migliori, cercando di realizzare siti più belli e intuitivi, in modo da far trovare ai vari visitatori un piccolo angolo di web simpatico e ordinato, che potesse raccontare qualcosa di me, del mio mondo. Per tutti questi anni se n’è sempre occupata Veronica, creando a son di codici per me incomprensibili, le pagine e i colori che avevo in testa. Grazie davvero per lo splendido lavoro tutt’ora svolto. Un ringraziamento enorme va anche ai tanti visitatori, che in questi anni sono sempre cresciuti, toccando anche dei picchi pazzeschi che mai mi sarei aspettato. Nel periodo che lavoravo in tv le visite erano davvero tantissime e per mia fortuna in tanti si sono affezionati a questo sito scrivendomi spesso, sia per mail che nei commenti dei vari articoli che pubblico. Grazie a tutti quanti, è bello tenere un sito aggiornato e ordinato sapendo che ci siete voi che ogni giorno passate un po’ del vostro tempo su queste pagine. Augurandomi che le cose possano migliorare sempre più, sia per quanto riguarda la mia carriera artistica che per queste pagine, vi invito a festeggiare con me questi 7 anni con brindisi virtuale! Grazie a tutti e buon compleanno a www.stefanomartinelli.net.

Imm-SitoUno-300x232 7 anni di www.stefanomartinelli.net

Permalink link a questo articolo: https://www.stefanomartinelli.net/site/7-anni-di-www-stefanomartinelli-net/

La ragazza russa

Ieri ho avuto un incontro con una ragazza russa. Verso le ore 19:00 ho preso la bicicletta e sono andato alla stazione di Querceta, li avevo un appuntamento con un signore, a cui dovevo dare della cartucce della stampante (la mia qualche settimana fa si è rotta, e avendo un po’ di cartucce nuove ho cercato di venderle). Subito dopo lo scambio, che tra l’altro li alla stazione, con lui che mi dà dei soldi ed io una busta “misteriosa” più che una vendita di cartucce sembrava uno spaccio di droga. Ma andiamo oltre.. anche perchè sappiamo che di droga non ce n’era. Il signore mi saluta e subito dopo mi si avvicina una ragazza russa che in inglese mi chiede se posso aiutarla a fare il biglietto del treno. Io accetto e mentre siamo li davanti alla macchinetta a fare il biglietto penso a tutte quelle storie di russi che regalano mazzi infiniti di soldi a chi si trovano davanti. Una volta sul giornale ho letto di un signore a Forte dei Marmi che tra poco fa un incidente con un russo, lui ero in motorino, mentre il russo è sceso dal proprio suv, si è assicurato che il signore stesse bene e senza dire niente gli ha dato 3 mila euro in contanti per scusarsi dell’accaduto, per poi ripartire a tutta velocità. Poi c’è la storia della bambina in bicicletta a cui è fuoriuscita la catena e la cospicua mancia data al ragazzo che gliel’ha messa a posto. Insomma.. io facevo il biglietto e pensavo a dove mettere tutti quei soldi che mi avrebbe dato per averla aiutata. Biglietto fatto, gentilmente le indico anche orario e binario del treno. Lei ringrazia e… e va ad aspettare il treno. Ed io niente.. niente mazzi infiniti di soldi. Bo? Forse non era proprio russa russa… forse era una russa di periferia. E va bè.. anche per questa volta niente ostriche e champagne (che tra l’altro non mi piacciono neanche), ci s’accontenterà di una scatoletta di tonno e un pomodoro.

Permalink link a questo articolo: https://www.stefanomartinelli.net/site/la-ragazza-russa/