Ieri sera sono andato a letto con una domanda in testa: “Perchè proprio io?” Forse così non si capisce bene, meglio prenderla più larga. In Italia ci sono un sacco di bravi artisti, gente preparata, che ha studiato, che veramente ha delle doti artistiche, quindi, perchè dovrei lavorare io? Infatti non stai lavorando direte voi. Si, certo, è vero, però perchè dovrei riuscire io a fare questo mestiere tanto ambito? Conosco un sacco di bravissimi comici, che hanno in media dieci anni più di me, sia di età che di esperienza, che purtroppo non sono quasi mai stati ripagati dalla loro bravura, quindi dico se non ci riescono loro figuriamoci io che non sono bravo neanche la metà. A questo punto uno può dire bè, ma contano anche le amicizie, le conoscenze, ma tranquilli, non ho amicizie così influenti da potermi aiutare. E qui apro una parentesi. Quando l’anno scorso uscì la notizia che sarei stato nel cast del minimondo di “Avanti un altro!” mi sono sentito dare del raccomandato da persone che neanche mi conoscono. Se ero raccomandato ero ancora li, se non ci sono più forse è proprio per questo, per l’esserci arrivato forse solo per fortuna. Perchè spesso è proprio la fortuna a decidere chi va avanti e chi rimane indietro. Io la mia botta di fortuna l’ho avuta, forse non l’ho sfruttata al meglio, forse perchè doveva andare così. E quindi tra tutti questi perchè mi chiedo perchè darsi tanto da fare quando vedi che la strada davanti a te si fa sempre più lunga e i tuoi passi sempre più corti. Sono uno che non riesce ad accontentarsi, ad ogni lavoro finito invece di pensare quanto sia stato bello e soddisfacente perso: “E adesso? Quale sarà il prossimo lavoro?” Certe cose purtroppo non si possono decidere, così ho smesso di remare, mi lascio semplicemente andare, cercando di rimanere a galla il più a lungo possibile, con la speranza che la corrente mi porti presto sulla terra ferma, per ricominciare un’altra avventura. Perchè non si può avere tutto, ci si deve accontentare, e spesso rassegnare…
Feb 26 2014
Perchè io?
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