Quando giocavo a fare l’artista

La voglia di stare su un palco o davanti ad una telecamera ce l’ho fin da piccolo, e da piccolo spesso giocavo a fare l’artista. Per me era fare spettacolo anche quando mia mamma mi portava a tagliarmi i capelli e nell’attesa raccontavo barzellette a tutti, o a scuola, cercando di ottenere le parti principali per le recite di Natale. Ed era così anche a casa, mi divertivo molto e sognavo di fare l’attore, comico ovviamente. Così d’estate allestivo veri e propri spettacoli d’intrattenimento, dove cantavo, raccontavo barzellette e facevo fare giochi al pubblico. Qualche settimana fa ho trovato questa foto, probabilmente era l’estate 1995, o giù di li. Il palco era semplicemente un insieme di cassette per le bibite rovesciate, la quinta dietro una vecchia stoffa tenuta sù da una scala, si vedono anche un secchiello per il mare e un rastrello per fare le arselle, segni inconfondibili di uno spettacolo estivo, e più in là il pubblico. Qua si vede mio nonno, ma c’erano anche mia nonna, i miei zii e mia mamma. Doveva essere un sabato pomeriggio. I miei zii venivano sempre di sabato, e con lo zio Ugo mi divertito sempre inventando un sacco di giochi. Naturalmente erano tutti obbligati a vedere lo spettacolo e a partecipare in prove di abilità da me inventate, per una sorta di “giochi senza frontiere” familiare. Mi divertivo molto, erano anni fantastici di un’infanzia felice…

Spettacolo-1995-300x213 Quando giocavo a fare l'artista

Permalink link a questo articolo: https://www.stefanomartinelli.net/site/quando-giocavo-a-fare-lartista/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.